Ricetta tipica abruzzese, ovvero crespelle in brodo.
Ho scovato questa ricetta tipica sul calendario 2006 di Gagliano Aterno (dove passiamo spesso le vacanze, anche se nessuno della famiglia del marito è originario del posto), che guarda caso rispecchia perfettamente la ricetta seguita da mia mamma e da mia nonna (abruzzesi, ma di Rocca di Botte).
Per ogni persona, si calcola un uovo più 3 cucchiai rasi di farina e mezzo bicchiere di latte. Si sbattono le uova con il latte, si aggiunge la farina e si lavora con la frusta per bene, evitando i grumi. Si condisce la pastella con sale, noce moscata grattugiata (poca, io di solito non la metto anche se mi piace molto) e prezzemolo tritato finemente (di solito lo ometto).
La consistenza della pastella deve essere liquidina, non densa: nel caso si diluisce con dell’acqua fredda.
Si scalda un padellino antiaderente, si unge strofinandolo con della carta cucina imbevuta d’olio (o con un pezzo di lardo), si versa un mestolo di pastella, facendo roteare il padellino e poi facendo scolare via l’eccesso inclinando il padellino sulla ciotola della pastella: quella che rimane rappresa è la quantità giusta di pastella, deve venire una sottile crepes che si cuoce in pochi minuti sollevando i bordi. Si solleva delicatamente e si gira per far cuocere anche l’altra parte. Non deve colorire troppo.
Le scrippelle si cospargono di parmiggiano o pecorino grattugiati (nella nostra famiglia solo parmiggiano), si arrotolano tipo cannelloni e si dispongono sul fondo di un piatto. Solo un momento prima di andare a tavola, si versa in ogni piatto del buon brodo bollente (di carne ovviamente e rigorosamente filtrato e sgrassato) sopra le scrippelle.
Sono deliziose, non ne preparo mai abbastanza!
Cercavo una ricetta tipica abruzzese e ho trovato grazie al vostro articolo. Mille grazie. Aspetto ancora qualche ricette interessante da voi 😉
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