Ieri ero in ufficio quando ho ricevuto un sms del consorte che diceva “è arrivato un pacco da Bari, da parte di una certa Paola, te lo porto quando ti vengo a prendere?”.
Rapida riflessione: cedo alla curiosità e sventro il pacco in macchina mentre corriamo a cena da ND e famiglia? Mi trattengo e apro il pacco quando rientro, così lo fotografo per benino? Si vede che sto invecchiando, perché ho deciso per la seconda soluzione 🙂
E così a mezzanotte passata, dopo aver sfamato i 5 famelici felini che giustamente reclamavano, armata di forbici ho provveduto ad aprire il voluminoso pacco:
All’interno una meravigliosa pentola di coccio. Paola come hai fatto??? Stavo giusto meditando di comprarne una di quella misura!!! Nella lunga lettera mi ha spiegato per filo e per segno come farle il trattamento: lo farò prestissimo perché voglio subito iniziare a cucinarci.
Poi una serie di prelibatezze pugliesi che incontrano totalmente e appassionatamente i nostri gusti:
– taralli: penso evaporeranno in poco tempo, semplicemente li adoriamo;
– pomodori secchi: li amiamo in tutte le salse, li metterò sottolio con l’origano dell’orto e l’aglio di Voghiera;
– orecchiette, ma non di misura standard, sono più piccole e un collega mi ha detto che si chiamano “recchietelle”; fantastiche, le cucineremo per domani a pranzo;
– cicerchie: anche qui penso che ci sia telepatia, perché le cicerchie sono un legume che ho provato una sola volta, mi sono piaciute tantissimo, e non ho più trovato in giro; siccome un cotechino enorme sta per arrivare a casa nostra, potrei tentare un accostamento ardito con le cicerchie! vado in ipersalivazione al solo pensiero;
– last but not least, la ricotta forte (o “scuanta”): non l’ho mai assaggiata, ma mi bastano i commenti entusiastici di amici pugliesi quando mi raccontano che si sposa meravigliosamente sulle orecchiette con il ragu di braciole. Ecco ormai la fame ha raggiunto livelli insopportabili, lo stomaco brontola, e inizio a pensare di aver fatto male a tornare in ufficio, lasciando quel bendidio a casa con il maritino… 🙂
L’iniziativa dei pacchetti della felicità di Fiordizucca ha raggiunto il suo scopo: sono stata felicissima di mettere un pezzo di me nel pacchetto che ho spedito (e che oggi è in consegna, lo sto monitorando ogni ora!), e felicissima nel ricevere qualcosa da una persona -finora- sconosciuta. Grazie, Fiore!
bellissimo questo pacco, sigh le cicerchie!!!! Grazie Paola e grazie Consy! baci. sono felice anch’io per te! 🙂
che pacco bellissimo! con addirittura la pentola di coccio. Le cicherchie le ho viste la settimana scorsa da Castroni e mi sono ripromessa di comprarle al prossimo giro. Sono proprio curiosa di assaggiarle
le cicerchie! ma che cosa bella e buona…da quanto non le mangio!
ciao, sto spulciando in giro dagli amici di fiordizucca per vedere come sono andati i pacchetti delle felicità e già che ci sono ho letto che hai avuto il procedimento per la pentola di coccio.
me lo dici???io ne ho una parcheggiata che ho paura di usare perchè dicono tenda a spaccarsi se non trattata bene!
ciao e grazie
ciao silbiasan, scriverò il procedimento in un post apposito, nei prossimi giorni 🙂
grazie mille! almeno è una cosa testata da chi le usa normalmente.
attenta agli eventuali sassetti nella cicerchia!
è molto buona, ma la particolarità è che la buccia resta piu’ soda dei soliti legumi, non si sfalda e non “intorbidisce” il liquido di cottura.
le cicerchie le abbiamo già giustiziate 🙂
erano buonissssssime!
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