Barzellette sui capi

– Hai sentito? Il nostro capo è morto.
– Si. E tutto il tempo mi sto chiedendo chi è morto con lui…
– Come sarebbe …. “con lui”?
– Mah si, ho visto che c’era scritto “… con lui muore uno dei  nostri più indefessi lavoratori…”

– È già la quinta volta che arriva  tardi questa settimana; che cosa devo pensare?
- Che è venerdì.

– Rossi,  come mai arriva a quest’ora?
– Perché ieri lei mi ha detto che il  giornale me lo devo leggere a casa!

- Come mai i tuoi  impiegati arrivano sempre così puntuali?
- Facile, 30 impiegati e solo  20 posti auto.

– Non dovete trattarmi come un capo,  bensì come un buon amico, che ha sempre ragione.

– Lei mi aveva promesso un aumento se fosse stato contento di me.
- Capo: ma come posso essere contento di qualcuno che vuole più  soldi?!

– Noi  cerchiamo un uomo che non ha paura di nessun lavoro e che non si dà mai  malato.
– Bene, mi assuma, che vi aiuto a cercarlo.

– Rossi, lo so che il suo stipendio non è  sufficiente per potersi sposare. Ma un giorno me ne sarà  riconoscente.

– Capo, posso uscire due ore prima oggi? Mia moglie vuole  andare per negozi con me.
– Non se ne parla  nemmeno!
– Grazie capo, lo sapevo che non mi avrebbe lasciato nei  casini!

3 Responses to “Barzellette sui capi”

  1. nanna ha detto:

    ahhaahah la inoltro subito alla mia capa 😀

  2. davide ha detto:

    Era d’agosto e un povero uccelletto
    ferito dalla fionda di un maschietto
    andò a riposare l’ala offesa
    sulla finestra aperta di una chiesa
    dalle tendine del confessionale
    il parroco intravide l’animale
    ma pressato dal ministero urgente
    rimase intento a confessar la gente
    mentre in ginocchio alcuni altri a sedere
    dicevano i fedeli le preghiere
    una donna notato l’uccelletto
    lo prese al caldo e so lo mise al petto
    d’un tratto un conguettio ruppe il silenzio e il prete a quel rumore il ruolo abbandonò di confessore
    scuro in viso peggio della pece
    s’arrampicò sul pulpito e poi fece
    fratelli! chi ha l’uccelletto per favore
    esca fuori dal tempio del signore
    i maschi un po stupiti a tal parole
    lenti s’accinsero ad alzar le suole
    ma il prete a quell’errore madornale
    fermi gridò mi sono espresso male
    rientrate tutti e statemi a sentire
    solo che ha preso l’uccello deve uscire
    a testa bassa la corona in mano
    cento donne s’alzaron pian piano
    ma mentre se ne andavano ecco allora che il parroco strillò
    sbagliate ancora rientrate tutte quante
    figlie amate che non volevo dir quel che pensate
    ecco quel che ho detto torno a dire
    solo chi ha preso l’uccello deve uscire
    ma mi rivolgo non ci sia sorpresa
    soltanto a chi l’uccello l’ha preso in chiesa
    finì la frase e nello stesso istante
    le monache s’alzaron tutte quante
    e con il volto pieno di rossore
    lasciavan la casa del signore
    o santa vergine esclamò il buon prete
    fatemi la grazia se potete
    poi senza far rumore dico piano piano
    s’alzi soltanto chi ha l’uccello in mano
    una ragazza col fidanzato s’era messa
    in un angolo appartato sommesssa
    mormorò con viso smorto
    che ti dicevo hai visto? se ne è accorto

  3. Akiko Ridgill ha detto:

    I really like your writing style, good information, thanks for posting :D. “In university they don’t tell you that the greater part of the law is learning to tolerate fools.” by Doris Lessing.

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