World Bread Day – Pane pita

Ottobre 16th, 2007

Ciumbia, avevo quasi dimenticato il WBD! Per fortuna avevo tenuto da parte questa ricettina, provata qualche tempo fa, ma non ancora pubblicata.
Non avevo ancora mai provato a cucinare il pane pita, quel pane che, in cottura, si gonfia e crea una tasca interna, ottima da farcire per esempio con del kebab. Che, tra l’altro, al kebab io non resisto MAI, tranne quando sono in crisi di astinenza da sushi.

La ricetta è stata postata su it.hobby.cucina da Glutine, il post originale si trova qui. Mi fa piacere che sia una ricetta proveniente dalle mie “maestre” preferite: Margherita e Valeria Simili mi hanno insegnato tantissimo, addirittura mi hanno fatto passare la fobia delle mani nell’impasto appiccicoso, cosa che nella panificazione avviene molto di frequente, no? 🙂

Ma ecco le dosi:
500g di farina 00
300g di acqua tiepida
20g di lievito di birra fresco
2 cucchiaini rasi di sale
Si scioglie in una ciotola capiente il lievito con parte dell’acqua, si aggiunge un po’ di farina, sbattendo l’impasto.
Poi si aggiunge il sale, la restante acqua e farina, alternate, sempre sbattendo.
Si rovescia l’impasto sulla tavola infarinata, lo si lavora ancora, sbatacchiandolo per bene, per una decina di minuti.
L’impasto, molto tenero, si divide in 8 parti, formando delle palline che si schiacciano ottenendo dei dischi di circa 12-15cm di diametro.
Si fanno riposare i dischi per circa 3/4 d’ora, dopodiche si infornano a 250 gradi per pochi minuti, circa 10.
Questi sono i dischi appena stesi, prima della lievitazione:
Pane pita / 1
E questo è il pane dopo la cottura. Non si colora molto:
Pane pita / 2

Grazie a Zorra (Kochtopf), per aver organizzato l’evento anche quest’anno!

Il torchio

Settembre 20th, 2007

Ultimo acquisto in ordine di tempo. Anzi no. L’ultimissimo è un termos che userò per portarmi il pranzo in ufficio, ma è un discorso che farò tra qualche tempo.
Il mini-torchio / 3Il mini-torchio / 2Il mini-torchio / 1
Istigata da Pinacomedia, che ha provato a fare il vino in casa l’anno scorso, senza torchio e con strumenti casalinghi, rischiando il divorzio per avere impiastrato tutta la cucina, potevo io evitare di finire in un simile tunnel? Considerato poi che il vino era buono…!
Ma il torchio appena acquistato non è utile soltanto per schiacciare l’uva. Ad esempio, come mi hanno detto al negozio, è comodissimo per strizzare le melanzane messe a macerare nell’aceto, per poi invasettarle sottolio! O anche per spremere bene i carapaci dei crostacei per fare un fumetto di pesce (grazie Silvana!).
Viste le dimensioni contenute, è piuttosto comodo da riporre, non occupa troppo spazio.
Seguiranno quindi, nelle prossime settimane, resoconti sull’utilizzo di questo nuovo “giocattolo” 🙂

Pepi e patate

Settembre 18th, 2007

Pepi e patate
Pepi e patate è un piatto calabrese che ho mangiato ormai tanti anni fa da parenti acquisiti.
Piuttosto semplice, si ottiene mettendo in una teglia patate a tocchi, peperoni gialli e rossi a strisce, cipolle (meglio se di tropea) a spicchi. Si condisce con abbondante olio, sale e si inforna a circa 200 gradi finché il tutto è ben rosolato.
Ottimo anche tiepido.

La cuccia bis

Settembre 16th, 2007

I gatti avevano bisogno di una seconda cuccia, visto l’aumento di numero e di dimensione.
Il progetto della prima cuccia si è dimostrato valido e funzionale. Così è stato ripetuto tal quale, tranne pochi aggiustamenti nelle dimensioni dell’apertura.
Cuccia Bis / 1
Innanzitutto la base, un pavimento di multistrato da 2cm poggiato su un telaio fatto a 8, alto 3cm. Il telaio garantisce l’isolamento dal pavimento del balcone: non è stato necessario inserire gli inserti di polistirolo come avevo pensato inizialmente.
Le pareti sono spesse 1cm. e sono formate da listelli da 10cm. Sono state disposte così bene da non avere praticamente fessure. Anche qui, avevo pensato a un rivestimento interno con del sughero per garantire un maggiore isolamento, ma per ora non sembra un bisogno impellente.
Il coperchio, di multistrato alto 2cm, rimane incastrato sopra pareti grazie a un secondo telaio applicato verso la parte interna. Il coperchio così fatto si può tranquillamente alzare per pulire l’interno.
Cuccia Bis / 5
Le due cucce sono state disposte una di fronte all’altra, con le aperture rivolte verso lo spazio comune alle due. A mo’ di veranda, un tavolino di legno. Tutto l’insieme è addossato al muro. Quando piove molto forte, incastro una lastra di plexiglass tra le pareti delle cucce e le gambe del tavolino, a coprire lo spazio interno compreso tra le aperture delle cucce: i gatti possono entrare saltando sul tetto delle cucce e infilandosi nello spazio sotto il tavolino.
L’interno delle cucce è arredato con scampoli di tessuto pile. I gatti hanno gradito particolarmente!

Coniglio e olive

Settembre 14th, 2007

Coniglio e olive
Ho scaldato dell’olio in un tegame largo e basso, con un paio di spicchi d’aglio, un rametto di rosmarino e una foglia di alloro (opzionale: poco peperoncino).
Appena l’aglio si è imbiondito ho aggiunto mezzo coniglio, fatto a pezzi, e ho fatto rosolare per bene.
Ho quindi sfumato con vino bianco, aggiunto sale e olive verdi a rondelle (ma ci stavano d’incanto delle taggiasche), ho incoperchiato e fatto cuocere a fuoco dolce per una mezz’ora, mescolando una volta ed aggiungendo al bisogno poca acqua calda.

Creme caramel

Agosto 31st, 2007

Ieri avevo la (ni)potina a cena e ho pensato di stuzzicarla con un bbq. Per dolce avevo in mente di fare il bonet piemontese ma all’ultimo momento ho notato di non avere gli amaretti. Damn it! Non c’era tempo per andare a comprarli, così ho ripiegato su una creme caramel.
Creme Caramel
Avevo già pronto in frigo il caramello, ma ne scrivo il procedimento in modo da rendere completa la ricetta. Si mettono 30g di zucchero in un pentolino dal fondo spesso e si fanno scaldare bene a fuoco alto. Quando lo zucchero è diventato liquido e scuro, si aggiunge con molta cautela (gli schizzi possono essere molto dolorosi) poca acqua. Si continua la cottura per pochi altri minuti, poi si fa raffreddare.
Ho sbattuto 2 uova intere e 4 tuorli con 120g di zucchero, poi ho aggiunto 1/2 litro di latte precedentemente scaldato con una stecca di vaniglia (va bene pure la vanillina, non siamo così puristi da queste parti).
Ho imburrato 6 stampini di alluminio e ho disposto sul fondo di ognuno un cucchiaio di caramello. Poi ho suddiviso la crema nei 6 stampini e ho cotto in forno per 40 minuti a 180 gradi (elettrico non ventilato).
La cottura va effettuata a bagnomaria. Si mettono gli stampini in una teglia da forno, si versa nella teglia dell’acqua (per 3/4 o più), si copre con un foglio di alluminio e si mette il tutto in forno. Io per praticità preferisco mettere la teglia, coperta già a metà con l’alluminio, nel forno e riempio solo allora con l’acqua usando una brocca.
Il risultato è stato da manuale, ma la (ni)potina non ha gradito la consistenza. Bimba difficile… ma meglio per noi che disponiamo di un bis di dolce per il pranzo di oggi 🙂

Non mi decido

Agosto 28th, 2007

Il libro è rimasto lì, sul comodino. Non mi decido a metterlo a posto nella libreria.
Il marito direbbe perché sono disordinata, ovvio.
Ma se lo metto via, rendo definitivo il fatto che la saga di Harry Potter è finita.
Di questo ancora non riesco a rassegnarmi.
Vabbè.
Intanto ho finito anche il libro della Profe. Bellissimo.
Credo che mi butterò su un nuovo Zafon, che il marito e la sorella hanno già divorato.

Ci sono

Agosto 22nd, 2007

Non sono fuggita per ulteriori vacanze.
Non sono caduta dalla bici (sulla quale scriverò adeguatamente in seguito).
Non ho cucinato granché.
Non ho fatto scorte per l’inverno: la mia proverbiale sindrome da scoiattolo credo sia scappata.
Non ho novità di rilievo, tranne forse che:
– ho finito HP7 la sera del 14 di agosto, tra singhiozzi e lacrime, presa in giro dai parenti che in coro hanno detto “ma insomma, alla tua età!”;
– mi sto coccolando sorella e nipote il più possibile, prima che la sorella inizi le superiori (dio, come è diventata grande, e io vecchia!) e la nipote torni a Malta;
– ho finalmente costruito la seconda cuccia per i gatti;
– nell’orto (che procede autogestito tra le erbacce) si raccolgono dei cuori di bue che definire buoni è veramente poco.

Due ruote

Luglio 31st, 2007

Stavo meditando sulla decisione di cambiare scooter, visto che quello attuale, anche se va benissimo, ha compiuto 7 anni. Dopo aver lasciato lo scooter a mio fratello per una serie di controlli e regolazioni approfittando delle ferie, però, mi ritrovo con un mezzo praticamente nuovo di zecca: mio fratello sulla meccanica, mio padre sulla carrozzeria, hanno fatto un lavoro egregio 🙂
Considerato pure che ultimamente lo uso molto poco, che a Roma per lavoro ci vado raramente, ho comprato sì una due ruote, ma a trazione umana. Vi presento la mia nuova bicicletta 🙂
b'Twin 7
Inizia la lotta dura alla cellulite!

Anguillara Blues Festival

Luglio 28th, 2007

Anguillara Blues Festival è una manifestazione musicale sul blues della durata di 3 giorni dal cartellone ricco e variegato. La manifestazione, che nell’estate 2007 giunge alla sua seconda edizione, si svolge ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, e si avvale della consulenza artistica del Big Mama di Roma, l’associazione di riferimento per la musica e la cultura blues in Italia.

Ad ingresso libero e gratuito, come già per la precedente edizione, Anguillara Blues Festival sceglie come location d’eccezione l’incantevole scenario del lago di Bracciano su cui si affaccia la ridente cittadina di Anguillara Sabazia.
L’edizione 2007 dell’Anguillara Blues Festival, in programma nelle giornate del 27, 28 e 29 luglio, prevede un calendario di concerti con artisti blues d’eccellenza, momenti di formazione e divulgazione della cultura blues, una mostra fotografica, percorsi di ascolto al genere blues e altro ancora.

[Dal sito AnguillaraBluesFestival]

Noi ieri sera eravamo lì. Fantastici i Kozmic Blues e i Più Bestial che Blues. Stasera dovremmo essere sempre lì, marito permettendo (dannati server).