Orto 2009

Giugno 14th, 2009

Qualche giorno fa (o erano settimane? non ricordo…) avevo scritto un post lunghissimo sull’orto 2009, sulle novità, su cosa ho piantato quest’anno. Poi, al momento di pubblicare, la brutta sorpresa: il blog non funzionava e avevo perso TUTTO quello che avevo scritto 🙁
Sono seguiti giorni in cui ho meditato di migrare il blog, di chiuderlo, di trasformarlo, poi… ho lasciato tutto come sta, più o meno: ho aggiornato la versione di wordpress e questo ha lasciato dei bellissimi geroglifici al posto degli accenti, ma adesso credo di poter postare (e comunque non mi farò più fregare: un bel copia-incolla in word, prima…).

Nel frattempo ho completamente dimenticato quello che volevo dire, ed ho esaurito il tempo a disposizione. Non ultimo sto facendo da infermiera al gatto Ross, che -probabile vittima di un pirata della strada- è stato operato al femore.
Ross / 19
Adesso sta meglio, al punto che oggi possiamo permetterci di andare a saccheggiare un gelso moro, per poter marmellare i suoi dolcissimi frutti!

Prometto di raccontare più in particolare le avventure dell’orto, ma una cosa la volevo raccontare: nella gestione dell’orto è arrivata Hondina a darmi una mano!
Io e la motozappa / 1
Considerato che, prima di Hondina, meditavo di abbandonare l’orto per troppo stress e mancanza di tempo cronica… bel risultato no? 🙂

Addio definitivo alle buste di plastica?

Maggio 17th, 2009

Due articoli hanno recentemente attirato la mia attenzione. Questo il primo:

VENDERA’ cara la sua pellaccia di polietilene. Non lasciamoci ingannare da quel suo aspetto flaccido e spiegazzato: lo shopper è un vero duro. Condannato ufficialmente a morte per crimine ecologico continuato ed aggravato. Fissata la data dell’esecuzione: 31 dicembre 2009, fra meno di otto mesi. Ma lui se ne fa un baffo. Statene certi: la scamperà anche stavolta, e il primo giorno di apertura dei supermercati del 2010 lo troverete quasi ovunque ancora vivo, lì alle casse, sbruffone e servizievole, comodo e prepotente.

[Fonte: Repubblica]

La notizia in se (il bando degli shopper) è buona ma il fatto che probabilmente ci saranno degli strascichi nel loro utilizzo è stato molto demoralizzante.
Poi è arrivata questa altra notizia:

Il governo rimanda l’impegno a passare alle buste ecocompatibili e la grande distribuzione lo scavalca muovendosi autonomamente, in sintonia con gli impegni europei e i paesi industrializzati che hanno deciso di mettere al bando i vecchi shopper in plastica. Dal 29 maggio i sacchetti di plastica saranno vietati in tutti i 98 punti vendita di Unicoop Firenze. Al loro posto arriveranno i sacchetti biodegradabili che possono essere utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti organici e diventare compost, un terriccio utile in agricoltura e giardinaggio.

[Fonte: Repubblica]

Mi sono un po’ tranquillizzata ma poi penso al mio paesello e ai dintorni che frequento. E di nuovo mi piglia male…

Nel mio piccolo cerco di limitare il più possibile di usare le buste o gli involucri di plastica. Da anni ho in dotazione delle simpatiche e colorate sportine di stoffa, ma è molto difficile evitare l’accumulo delle buste di plastica. Al Conad vicino casa è ormai automatica la frase “ho le buste grazie”, ma mi sembra di fare la mosca bianca, perché le cassiere in automatico ti passano le buste e le addebitano come prima cosa sullo scontrino. Quante volte ho pagato perché non ho rifiutato immediatamente gli shopper di plastica!
Quando vado nel piccolo alimentari vicino l’ufficio, a Civitavecchia, la tipa mi prende in giro perché assolutamente non voglio buste di plastica.
Al mercato fanno la faccia strana e dicono “ma quelle di stoffa si sporcano!”. Ambè, ma lavare due robe di stoffa ti sembra tanto bizzarro?
Al bar dove prendo il caffè in grani mi presento con il contenitore tupperware e chiedo di riempire direttamente quello: perché mai dovrei farlo mettere in una confezione di plastica che poi, 10 minuti dopo a casa butterò nel contenitore del riciclo?

Non mi sembra che in giro ci sia l’atteggiamento giusto per mettere al bando queste dannate plasticacce. Sia nei negozianti che nei consumatori. Non è un grosso sacrificio portare 2-3 buste di stoffa, ben piegate, nella borsa. Col tempo ne ho collezionate di belline e ne ho anche ricevute in regalo dalle amiche. Sono anche più facili da portare perché, normalmente, hanno dei manici belli lunghi da fissare sulla spalla, mentre le buste di plastica “segano” le dita. Sono meno capienti e questo obbliga a distribuire meglio i carichi, a vantaggio della schiena.
Insomma, io continuo con la mia crociata anti-shopper, e se questo mio post avrà sensibilizzato almeno una persona ne sarò molto contenta 🙂

La primavera che non vuole arrivare

Aprile 28th, 2009

Che non si dica che questo blog viene trascurato!
E dire che di cose da scrivere ce ne sono tante, in coda. Prima o poi supererò questo blocco, promesso.
Caporciano (AQ)
Per esempio avevo già pronte le foto e una recensione meravigliosa di un agriturismo in abruzzo, nella piana di Navelli. Visitato giusto 2 settimane prima del terremoto. E il post è rimasto lì, con la preoccupazione per quelle terre bellissime, per gli sfollati, per la cugina residente a L’Aquila (*), per la casetta delle vacanze (**).
Poi avevo varie notizie sull’orto, sul balcone e le coltivazioni 2009. Ma possono aspettare, data anche la schifida situazione meteorologica.

Poi volevo scrivere dei miei ultimi progetti a maglia, e della nascita del blog Anguillara Knit Club. Il gruppo è diventato molto solido e si fanno bei progetti, belle chiacchiere, anche delle pizzate divertenti.

Poi ci sono i progressi (e i fallimenti) con il lievito madre, la ricerca del pane perfetto che pare essere conclusa, mentre è ancora in corso la sperimentazione per gli impasti pesanti sia dolci che salati (colomba, casatiello etc).

Poi c’è il lavoro, che negli ultimi due anni ha invaso la mia vita in lungo e in largo ma che sta dando delle soddisfazioni, finalmente. Non è più soltanto un risolvere casini, e forse sembrerà stupido dirlo ma tutto sembra più soddisfacente se sul lavoro si sta bene.

Per ora questo blog rimane silenzioso, aspetto che la primavera arrivi sul serio.


[*] la cugina sta bene, la sua casa non esiste più e lei sta facendo la clown nelle tendopoli. Potete seguirla attraverso il sito www.artistiaquilani.com. Brava Cecilia, bravi tutti!

[**] la casa è in piedi, ma si deve aspettare l’esito dei controlli.

Frittelle di pasta madre ai porri

Marzo 12th, 2009

Frittelle di pasta madre e porri
Arieccola con la pasta madre! Ho iniziato a fare il pane in casa perché, a parte la soddisfazione, volevo un prodotto che si mantenesse per più giorni limitando così gli sprechi. Con la pasta madre però, si rischia di fare parecchio spreco, se non si hanno idee su come usare l’avanzo che si crea con i rinfreschi. Finora sono stata molto attenta su questo aspetto e non ho mai dovuto buttare dell’impasto, è stato sempre riciclato in qualcosa di gustoso. Come queste frittelle, la cui ricetta è apertamente scopiazzata dal ristorante Un punto macrobiotico, dove vado a mangiare qualche volta.

Mondare, tagliare a metà per il lungo e poi affettare sottilmente due porri. Lavarli e lasciarli scolare qualche minuto.
Nel frattempo sciogliere la pasta madre con acqua fino ad ottenere una pastella densa. Aggiungere i porri e mescolare. La pastella non deve essere prevalente, deve soltanto avvolgere i pezzetti di porro visto che poi in cottura gonfierà.
Lasciar riposare la pastella con i porri per qualche ora, poi friggere a cucchiaiate il composto il olio ben caldo. Salare solo alla fine.

Le varianti possono essere tantissime, a seconda della disponibilità di stagione: porri e carote, fiori di zucca, foglie di salvia belle carnose… largo alla fantasia!

La zuppa inglese arrotolata

Febbraio 21st, 2009

Zuppa inglese arrotolata
La ricetta non è proprio una ricetta visto che:
– la crema è la stessa della crostata di natale;
– il pan di spagna l’ho preso in prestito a Fiordizucca;
– la bagna è del banale alchermes;
– la parte cioccolatosa è svolta dalle gocce di cioccolato fondente sparpagliate nella crema;

Ho fatto per la prima volta il pan di spagna usando uno stampo da dolci rettangolare senza il fondo, regolabile. In pratica una specie di recinto la cui dimensione va da un minimo di 15x20cm a un massimo di 30×40. Si posiziona la carta forno su una teglia anche bassissima, poi si mette il recinto alla dimensione massima (magari spennellato di burro e infarinato, così si stacca meglio), si versa il composto e si livella con la spatola. Via in forno per circa 12 minuti a 185 gradi (elettrico non ventilato). Appena fuori dal forno, si rovescia l’impasto su un canovaccio umido e lo si arrotola per il lato lungo, in modo che raffreddandosi mantenga un poco questa posizione e non si spacchi in seguito.

Ho spennellato il rotolo con abbondante alchermes, poi ho farcito con la crema pasticcera e decorato allegramente con le gocce di cioccolato. Ho delicatamente arrotolato e riposto in frigo fino al momento di servire, cosparso di zucchero al velo.

Semplice, delicato ma divino!

Dedicato a
La zuppa inglese mi fa sempre pensare a un amico che non c’è più. Adorava questo dolce. E mentre preparavo questa variante arrotolata ho pensato a come Claud l’avrebbe commentata. E ci è scappata una risata con le lacrime agli occhi. Claud, in momenti come questo mi manchi ancora un casino, accidenti.

Giornata del gatto

Febbraio 17th, 2009

Sempre detto io, che vorrei rinascere gatto!!!
Mickey il Viaggiatore:
Mickey / 15
Ross il Fetente:
Ross / 18
Gemma la Bella:
Gemma / 16
Penelope la Sfocata:
Penelope
Sciarpina la Coccolosa:
Sciarpina / 15
James il Rotondo:
James / 4

Calamarata ai calamari e carciofi (e Buon Anno!)

Gennaio 6th, 2009

Calamarata ai calamari e carciofi / 2
Iniziamo un nuovo anno all’insegna del cibo buono!
Questa calamarata è stata cucinata a 4 mani con Typesetter, atterrata a Roma per il Capodanno.

Mondare dei carciofi e immergerli via via in acqua acidulata con succo di limone. Scolarli e tagliarli in spicchi (i gambi in rondelle).
Rosolare in olio evo aglio e origano, aggiungere i carciofi, salare, portare a cottura in tegame coperto, aggiungendo eventualmente dell’acqua.
Nel frattempo pulire e tagliare ad anelli i calamari, sciacquarli e, quando i carciofi sono quasi cotti, aggiungerli al tegame.
A parte cuocere in abbondante acqua salata la pasta, scolarla al dente e saltarla con il condimento.
Calamarata ai calamari e carciofi / 1

Altre ricette:
Calamarata zucca e salsiccia

Crostata alla crema cotta (e buon Natale)

Dicembre 24th, 2008

Il tempo è sempre tiranno, spero di riuscire a tirare un po’ il fiato nel 2009. Il 2008 è stato pesantuccio, ma tutto sommato se la vita fosse sempre facile, non sarebbe un filo noiosa? Buon Natale!
Crostata alla crema cotta
Preparare una pasta frolla con 2 tuorli, 100g di zucchero, 150g di burro, 250g di farina e un pizzico di sale. Far riposare la pasta in frigo e nel frattempo cuocere la crema. Far scaldare 500ml di latte con della buccia di limone o una stecca di vaniglia. Sbattere 4 tuorli con 150g di zucchero, unire 45g di farina, sciogliere il tutto con il latte caldo e rimettere sul fuoco per fare addensare la crema. Lasciar raffreddare. Stendere la frolla e rivestire con 2/3 uno stampo da 24-26cm di diametro, versare la crema, guarnire con ciliegine candite o con gocce di cioccolato, formare con il restante impasto le strisce (o come in foto, l’alberello di Natale). Infornare a 170 gradi (elettrico, non ventilato) per circa 40 minuti. Eventualmente spolverizzare con dello zucchero a velo quando è fredda.

Recensione ristorante: Il Babbà

Dicembre 10th, 2008

Il ristorante pizzeria Il Babbà, a Vetralla (VT), è un posto che merita il viaggio. Se poi ci si organizza per andare anche alla sagra dell’olio nuovo, meglio ancora!
Finalmente lo recensisco dopo aver provato, oltre alle meravigliose pizze, le ricette di cucina napoletana.
Lascio parlare le immagini.
Involtini di melanzane:
Il babbà / Involtini di melanzane
Fagioli alla Mastu Pepp:
Il babbà / Fagioli alla Mastu Pepp
Insalata di polpo:
Il babbà / Insalata di polpo
Ceci alla CCC (comm cazz coce):
Ceci alla CCC
Crocchè:
Crocchè
Paccheri patate e provola:
Il babbà / Paccheri patate e provola
Maccheroni gratinati:
Il babbà / Maccheroni gratinati
Pizza fritta:
Pizza fritta
Pizza del Lazio:
Pizza del Lazio
Pizza Emanuela:
Pizza Emanuela

Torta di riso romagnola

Novembre 23rd, 2008

Torta di riso
La ricetta non è mia, ma di PMF e seguendo questo link si trova la preparazione passo passo.

Riporto brevemente ingredienti e preparazione:
– bollire 100g di riso in 1lt di latte aromatizzato con una stecca di vaniglia; dopo 15 minuti aggiungere 150g di zucchero e lasciar cuocere fino ad assorbimento di tutto il latte, mescolando bene verso la fine perché tenderà ad attaccare; lasciar raffreddare;
– nel frattempo mescolare 4 uova con 100g di zucchero; imburrare una teglia quadrata da circa 22cm di lato e cospargerla di zucchero;
– unire al riso ormai freddo le uova con lo zucchero, versare il tutto nella teglia, spolverare di zucchero e cuocere in forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti;
– a cottura ultimata estrarre la teglia dal forno, versarvi abbondante liquore amaretto (circa 3/4 di bicchiere), rimettere la teglia nel forno e lasciarla fino a completo raffreddamento;
– si serve tagliata rigorosamente a losanghe, infilzate con stuzzicadenti per poterla mangiare senza sporcarsi le mani; io ho giocato con gli stecconi da spiedino componendo una deliziosa piramide.
Nonostante la massiccia presenza di liquore l’alcool evapora completamente nella fase di raffreddamento, lasciando un delizioso profumo di mandorla amara. Sono molto contenta di aver finalmente provato questa ricetta, che è piaciuta a tutti quanti l’hanno assaggiata. Grazie Paolo!