Pomodorini dell’orto

Marzo 5th, 2007

Fusilli pomodorini e pesto
L’anno scorso la piantagione di pomodori nell’orto ha prodotto tantissimo. Ci sono stati dei momenti di panico quando non riuscivo a consumarne abbastanza (nonostante una buona parte regalata in giro). Così ho iniziato a conservarli.
Una idea geniale che ha riscosso enorme successo e che sarà sicuramente ripetuta, è stata quella di conservare i pachino al naturale. Tagliati a metà, infilati nei vasi, pigiando un poco con il pestello di legno, con la sola aggiunta di basilico e sterilizzazione in pentola. Adesso mi ritrovo dei piccoli tesori che una volta aperti, sprigionano un profumo unico di pomodoro buono e basilico fresco. Non mi resta che scaldarli in padella, facendo evaporare in parte l’acqua di conservazione, salarli e aggiungere olio buono a crudo. Ultimamente l’aria primaverile suggerisce l’accoppiata con qualche cucchiaiata di pesto: sta diventando uno dei nostri condimenti per la pasta preferiti!

Sanscemo

Marzo 1st, 2007

Sono decenni ormai che non riesco più a guardare Sanscemo.
Ora però avendo visto in tv che uno dei miei amiketti storici è arrivato a cantare fin lì… beh quasi quasi lo guardo…
Per inciso io a Fabrizio Moro ho fatto ripetizioni di matematica [*], ecco 🙂 e vederlo nominato al tiggì mi ha quasi commossa 🙂

[*] commento del consorte: non sei stata brava evidentemente 🙂

Nuova droga

Febbraio 28th, 2007

Pepparrotssas
Salsa al rafano di Ikea, 1,50 euro la confezione da g.200.
Ne abbiamo fatta fuori mezza a cena, in due, con il lesso.
La prossima volta che vado da Ikea farò scorte da rifugio antiatomico.

Pollo arrosto

Febbraio 27th, 2007

Pollo arrosto con patate
Ispirata da Barbara con le sue cosce di coniglio al forno, ho prodotto un pollo arrosto con patate che ci ha fatto leccare anche la teglia.
Dal macellaio ho fatto spellare le cosce. Ho pestato del sale grosso nel mortaio con alloro, rosmarino e timo (tutte erbette dell’orto, alcune le faccio seccare per la comodità di non dover scendere nell’orto magari al buio).
Ho cosparso il sale così aromatizzato sulle cosce di pollo, poi le ho fasciate con della pancetta affettata sottilissima. Per scrupolo ho legato il tutto con spago da cucina e ho messo in teglia.
Tutto attorno ho disposto tocchi di patate conditi con sale, olio buono e rosmarino.
In forno a 200 gradi per circa 45 minuti.
Era DI-VI-NO!

Lasagna radicchio e taleggio

Febbraio 26th, 2007

Lasagna radicchio e taleggio
Presa da un raptus dovuto all’astinenza forzata, qualche settimana fa sono uscita dalla Metro con una forma intera di taleggio.
Con una parte di quello che è uno dei miei formaggi preferiti, ho prodotto questa lasagna su ispirazione della lasagna rosa della Profe.
Al posto del gorgonzola dolce il taleggio, per il resto uguale uguale (compresa la besciamella fatta in casa).
Non viene molto alta perché il radicchio si mette da crudo e fa uno spessore maggiore, cuocendo si ammorbidisce e la lasagna si abbassa.
Sto meditando di rifarla per il pranzo di pasqua… L’inverno prossimo nell’orto metterò più radicchio, questo è poco ma sicuro.

Il polpettone di Candido

Febbraio 23rd, 2007

Candido è il titolare del ristorante La sagra del vino, che si trova in via marziale 7, a Roma.
A parte la gricia, che ho imparato a fare abbastanza uguale (anche se io ai guanciali laziali preferisco quelli umbri, mi piace di più come fanno la stagionatura da quelle parti), ultimamente mi sto incaponendo per copiare il suo mitico polpettone.
Non riesco nemmeno a descrivere sapore e consistenza, ma so per certo che io devo prima o poi riuscire a farlo uguale!
In uno degli ultimi tentativi mi sono avvicinata un po’.
Ho preso del macinato misto manzo/maiale (anche se probabilmente quello di Candido è tutto manzo), ho salato, pepato, aggiunto un considerevole quantitativo di pane raffermo ammollato nell’acqua, ho impastato per bene e ho messo in una teglia unta d’olio. Avete letto bene, niente uovo. La consistenza dell’impasto è molto molle, ed è secondo me uno dei segreti.
Ho coperto la teglia con la stagnola e fatto cuocere al forno, a 200 gradi, per circa 40 minuti. Ho aggiunto ogni tanto del vino bianco, verso la fine ho tolto la stagnola per far formare una leggera crosticina.
Polpettone di Candido
Non male, ma ancora da perfezionare.

Nulla da dichiarare

Febbraio 22nd, 2007

Non so voi, cari lettori, ma io sono rimasta senza parole.

Daffodil?

Febbraio 21st, 2007

I am a
Daffodil

What Flower
Are You?

Nuovi giochini teNNNoloGGGici

Febbraio 20th, 2007

Per pura coincidenza -non festeggiamo in maniera particolare- il marito è rientrato la sera di S.Valentino con due regalini tennnnologggggici per me:
– la webcam nuova, con la quale ho fatto un bel salto tecnologico: la vecchia webcam risaliva credo al ’98;
– una cassa con subwoofer per il portatile, con la quale adesso posso ascoltare decentemente la musica mentre lavoro 🙂

La dovevamo pur provare la webcam, per cui eccoci qua:
14.02.2007

Calamari ripieni di spinaci

Febbraio 19th, 2007

Calamari ripieni di spinaci
Va detto che quando lavoro a casa, all’ora di pranzo accendo la tele e costringo il consorte a vedere la parte finale della prova del cuoco, mentre mangiamo.
Siccome è la parte finale, di solito delle ricette presentate non ci capisco molto, oppure non mi ispirano abbastanza da farmi prendere appunti.
L’altro giorno però, questi calamari ripieni di spinaci ci hanno fatto drizzare le orecchie, come fanno i gatti quando sentono il rumore dei crocchini…
Non avendo capito bene il procedimento, ho fatto da me.
Innanzitutto c’è da dire che la signora della pescheria mi ha tirato un bello scherzo. No, dico: a quella signora sembro mica una che con disinvoltura si mette a pulire quattro calamari?! Quando mi sono accorta che non erano stati puliti, m’è toccato combatterci e dopo una buona mezz’ora ne sono venuta a capo. Mai più, però!
Ho preso tentacoli e alucce e li ho tagliuzzati.
Intanto gli spinaci -circa 400g- si facevano i canonici 5-7 risciacqui (e parevano puliti!).
In una larga padella ho scaldato dell’olio con 2 spicchi d’aglio. Ho aggiunto tentacoli e alucce e ho fatto rosolare un poco. Ho buttato quasi subito nel padellone gli spinaci, scolati, ho salato e incoperchiato. Hanno cotto pochi minuti, il tempo di ammorbidirsi. Ho messo tentacoli, spinaci e aglio nel tritatutto e ho tritato per bene. Ho aggiunto sale, pepe e 2 cucchiai di pangrattato. Ho riempito i calamari e li ho chiusi con stuzzicadenti.
Li ho deposti a rosolare in una seconda padella che li conteneva a misura, con dell’olio. Rosolati da ambo le parti, li ho annaffiati con del vino bianco. Ho coperto e fatto cuocere circa 20 minuti.