Archive for the ‘Ricette’ Category

Frittelle di pasta madre ai porri

giovedì, Marzo 12th, 2009

Frittelle di pasta madre e porri
Arieccola con la pasta madre! Ho iniziato a fare il pane in casa perché, a parte la soddisfazione, volevo un prodotto che si mantenesse per più giorni limitando così gli sprechi. Con la pasta madre però, si rischia di fare parecchio spreco, se non si hanno idee su come usare l’avanzo che si crea con i rinfreschi. Finora sono stata molto attenta su questo aspetto e non ho mai dovuto buttare dell’impasto, è stato sempre riciclato in qualcosa di gustoso. Come queste frittelle, la cui ricetta è apertamente scopiazzata dal ristorante Un punto macrobiotico, dove vado a mangiare qualche volta.

Mondare, tagliare a metà per il lungo e poi affettare sottilmente due porri. Lavarli e lasciarli scolare qualche minuto.
Nel frattempo sciogliere la pasta madre con acqua fino ad ottenere una pastella densa. Aggiungere i porri e mescolare. La pastella non deve essere prevalente, deve soltanto avvolgere i pezzetti di porro visto che poi in cottura gonfierà.
Lasciar riposare la pastella con i porri per qualche ora, poi friggere a cucchiaiate il composto il olio ben caldo. Salare solo alla fine.

Le varianti possono essere tantissime, a seconda della disponibilità di stagione: porri e carote, fiori di zucca, foglie di salvia belle carnose… largo alla fantasia!

La zuppa inglese arrotolata

sabato, Febbraio 21st, 2009

Zuppa inglese arrotolata
La ricetta non è proprio una ricetta visto che:
– la crema è la stessa della crostata di natale;
– il pan di spagna l’ho preso in prestito a Fiordizucca;
– la bagna è del banale alchermes;
– la parte cioccolatosa è svolta dalle gocce di cioccolato fondente sparpagliate nella crema;

Ho fatto per la prima volta il pan di spagna usando uno stampo da dolci rettangolare senza il fondo, regolabile. In pratica una specie di recinto la cui dimensione va da un minimo di 15x20cm a un massimo di 30×40. Si posiziona la carta forno su una teglia anche bassissima, poi si mette il recinto alla dimensione massima (magari spennellato di burro e infarinato, così si stacca meglio), si versa il composto e si livella con la spatola. Via in forno per circa 12 minuti a 185 gradi (elettrico non ventilato). Appena fuori dal forno, si rovescia l’impasto su un canovaccio umido e lo si arrotola per il lato lungo, in modo che raffreddandosi mantenga un poco questa posizione e non si spacchi in seguito.

Ho spennellato il rotolo con abbondante alchermes, poi ho farcito con la crema pasticcera e decorato allegramente con le gocce di cioccolato. Ho delicatamente arrotolato e riposto in frigo fino al momento di servire, cosparso di zucchero al velo.

Semplice, delicato ma divino!

Dedicato a
La zuppa inglese mi fa sempre pensare a un amico che non c’è più. Adorava questo dolce. E mentre preparavo questa variante arrotolata ho pensato a come Claud l’avrebbe commentata. E ci è scappata una risata con le lacrime agli occhi. Claud, in momenti come questo mi manchi ancora un casino, accidenti.

Calamarata ai calamari e carciofi (e Buon Anno!)

martedì, Gennaio 6th, 2009

Calamarata ai calamari e carciofi / 2
Iniziamo un nuovo anno all’insegna del cibo buono!
Questa calamarata è stata cucinata a 4 mani con Typesetter, atterrata a Roma per il Capodanno.

Mondare dei carciofi e immergerli via via in acqua acidulata con succo di limone. Scolarli e tagliarli in spicchi (i gambi in rondelle).
Rosolare in olio evo aglio e origano, aggiungere i carciofi, salare, portare a cottura in tegame coperto, aggiungendo eventualmente dell’acqua.
Nel frattempo pulire e tagliare ad anelli i calamari, sciacquarli e, quando i carciofi sono quasi cotti, aggiungerli al tegame.
A parte cuocere in abbondante acqua salata la pasta, scolarla al dente e saltarla con il condimento.
Calamarata ai calamari e carciofi / 1

Altre ricette:
Calamarata zucca e salsiccia

Crostata alla crema cotta (e buon Natale)

mercoledì, Dicembre 24th, 2008

Il tempo è sempre tiranno, spero di riuscire a tirare un po’ il fiato nel 2009. Il 2008 è stato pesantuccio, ma tutto sommato se la vita fosse sempre facile, non sarebbe un filo noiosa? Buon Natale!
Crostata alla crema cotta
Preparare una pasta frolla con 2 tuorli, 100g di zucchero, 150g di burro, 250g di farina e un pizzico di sale. Far riposare la pasta in frigo e nel frattempo cuocere la crema. Far scaldare 500ml di latte con della buccia di limone o una stecca di vaniglia. Sbattere 4 tuorli con 150g di zucchero, unire 45g di farina, sciogliere il tutto con il latte caldo e rimettere sul fuoco per fare addensare la crema. Lasciar raffreddare. Stendere la frolla e rivestire con 2/3 uno stampo da 24-26cm di diametro, versare la crema, guarnire con ciliegine candite o con gocce di cioccolato, formare con il restante impasto le strisce (o come in foto, l’alberello di Natale). Infornare a 170 gradi (elettrico, non ventilato) per circa 40 minuti. Eventualmente spolverizzare con dello zucchero a velo quando è fredda.

Torta di riso romagnola

domenica, Novembre 23rd, 2008

Torta di riso
La ricetta non è mia, ma di PMF e seguendo questo link si trova la preparazione passo passo.

Riporto brevemente ingredienti e preparazione:
– bollire 100g di riso in 1lt di latte aromatizzato con una stecca di vaniglia; dopo 15 minuti aggiungere 150g di zucchero e lasciar cuocere fino ad assorbimento di tutto il latte, mescolando bene verso la fine perché tenderà ad attaccare; lasciar raffreddare;
– nel frattempo mescolare 4 uova con 100g di zucchero; imburrare una teglia quadrata da circa 22cm di lato e cospargerla di zucchero;
– unire al riso ormai freddo le uova con lo zucchero, versare il tutto nella teglia, spolverare di zucchero e cuocere in forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti;
– a cottura ultimata estrarre la teglia dal forno, versarvi abbondante liquore amaretto (circa 3/4 di bicchiere), rimettere la teglia nel forno e lasciarla fino a completo raffreddamento;
– si serve tagliata rigorosamente a losanghe, infilzate con stuzzicadenti per poterla mangiare senza sporcarsi le mani; io ho giocato con gli stecconi da spiedino componendo una deliziosa piramide.
Nonostante la massiccia presenza di liquore l’alcool evapora completamente nella fase di raffreddamento, lasciando un delizioso profumo di mandorla amara. Sono molto contenta di aver finalmente provato questa ricetta, che è piaciuta a tutti quanti l’hanno assaggiata. Grazie Paolo!

Strudel al prosciutto e pomodori secchi

domenica, Novembre 9th, 2008

Strudel prosciutto e pomodori secchi
La pasta madre sta diventando sempre più pimpante. Al punto che, anche se in frigo, esce dal contenitore munito di coperchio in cui la conservo.
Lievito madre / 3
È un po’ impegnativo tenere in vita il tamagochi-lievito madre, ma le soddisfazioni ripagano le fatiche. Questo strudel salato è un esperimento tentato con un avanzo di rinfresco. Prosciutto crudo tagliato fine, formaggio marzolino a fette e pomodori secchi sott’olio scolati: questi i gustosi ingredienti. Una volta posizionati gli ingredienti sulla pasta stesa, la si arrotola e si trasla lo strudel su carta forno tenendo la chiusura verso il basso. Si cuoce in forno a 190 gradi per una mezz’ora.

Calamarata zucca e salsiccia

mercoledì, Novembre 5th, 2008

Calamarata zucca e salsiccia
Grazie ai Cuochi di Carta (1, 2, 3, 4) ho scoperto il formato di pasta calamarata, che si presta a tante sfiziose preparazioni.
Spellare e tagliare a pezzi 4 salsicce macinate.
Privare della buccia e dei semi un pezzo di zucca da circa 400g, poi tagliarla a strisce sottili.
Rosolare 2 spicchi d’aglio in qualche cucchiaio d’olio, aggiungere le salsicce, dopo pochi minuti la zucca. Salare e far cuocere a fuoco vivace, aggiungendo verso la fine delle foglie di salvia fresche.
Nel frattempo lessare la calamarata in acqua bollente salata. Appena cotta scolarla e saltare il tutto nel condimento di zucca e salsiccia.

Torta alla crema di zucca

domenica, Novembre 2nd, 2008

Quest’anno l’orto non ha prodotto zucche, nonostante i semini regalati da Sandra aka Un Tocco di Zenzero. Però quelle della vicina sono state rigogliosissime, al punto che due si sono ritrovare a crescere nel mio orto 🙂
Zucche / 1
Ed ecco fiorire una serie di ricette che hanno visto protagoniste le due zucche in questione.
Zucche / 4
Tanto tempo fa postai questa ricetta in it.hobby.cucina chiamandola clafoutis di zucca. In realtà il clafoutis di solito è una preparazione molto differente, per cui rinominerò la ricetta torta alla crema di zucca, che mi sembra più appropriata.

Preparare una frolla con 200g di farina, 100g di burro, 1 tuorlo, 1 cucchiaino colmo di zucchero di canna, 1 cucchiaino raso di cannella in polvere, 1 pizzico di sale. Fare la palla e lasciar riposare in frigo almeno una mezz’ora.
Nel frattempo pulire 400g di zucca privandola dei semi e della buccia, tagliarla a pezzetti e cuocerla in 1 bicchiere di latte (o acqua) con 2 cucchiai di miele.
Stendere la frolla in una tortiera da 22cm di diametro rivestita di carta forno. Ricoprire il fondo e le pareti dello stampo, poi coprire il tutto con un secondo foglio di carta forno e riempire con fagioil secchi. Cuocere il guscio in forno già caldo a 200 gradi per circa 10 minuti.
Nel frattempo scolare la zucca dal latte e frullarla. Sbattere 2 uova con 50g di zucchero di canna, 20 grammi di fecola, 100g di panna. Unire la polpa di zucca.
Quando il guscio è cotto togliere i fagioli, versare la crema di zucca, decorare con 1 cucchiaio di mandorle ridotte in lamelle e rimettere in forno a cuocere finché la crema non sarà rassodata. Ci vorranno almeno 20 minuti.
Io stavolta ho preferito mettere alcuni pinoli dopo la cottura, infilzati nella crema.
Torta alla crema di zucca

World Day of Bread 2008

giovedì, Ottobre 16th, 2008

World Bread Day 2008 / 2
Zorra chiama, Consy risponde! Quest’anno partecipo con il pane integrale con lievito madre.
Non pensavo di riuscire in così poco tempo a fare un lievito madre soddisfacente.
Ho impastato un po’ per gioco una miscela di farina e yogurt (un Fage bianco, scaduto da 2 giorni!).
Era il 21 settembre. Me lo ricordo bene perché il giorno successivo è iniziata una settimana lavorativa piuttosto intensa e stimolante, che mi ha vista addirittura pernottare a Civitavecchia, a casa di una collega, per due notti. Quando ho impastato il lievito madre non avevo considerato il fatto che fino al venerdi successivo non avrei potuto coccolarlo. Già temevo che sarebbe finito in pattumiera. Invece, al mio ritorno a casa… sorpresa! E così è iniziata l’avventura, fatta di rinfreschi, lievitazioni etc fino ad arrivare al risultato della foto: domenica 12 ottobre. Il pane che ho portato a casa di mia zia e che tutti hanno apprezzato molto:
World Bread Day 2008 / 1
Questo pane è stato fatto dopo una serie di rinfreschi con acqua, sale e farina manitoba. Sto cercando di mantenere il lievito madre più neutro possibile, così dopo averlo rinfrescato metto via in frigorifero una parte, mentre impasto con farine particolari, sale e malto d’orzo quello che mi interessa trasformare in pane.
Le dosi sono decisamente a occhio: decido secondo l’ispirazione quale farina usare, ma metto sempre una buona dose di farina integrale, che dona al pane quel colorino e aspetto rustici che amo molto. In particolare il pane della foto in alto è stato fatto combinando la tecnica del no knead bread con il lievito madre: la prima lievitazione è avvenuta in una ciotola e l’impasto aveva una consistenza piuttosto molle, poi ho rimpastato con altra farina 00 e formato il filone lasciandolo lievitare in un panno infarinato per tutta la notte.
World Bread Day 2008 / 3
Il pane di oggi invece ha avuto una ultima lievitazione più breve, per questo le occhiature risultano meno evidenti. I tagli sono stati fatti poco prima di infornare: consentono al pane di aprirsi in cottura e di avere un decoro simpatico.
Sono ancora indecisa su cosa mi soddisfa di più: la mollica è quella caratteristica di un pane a lievitazione naturale, per cui non è certo considerabile leggera, ma è proprio così che a me piace; la crosta viene croccante e saporita, questo sarà perché ho finalmente appurato che la temperatura di 250 gradi (elettrico, ventilato) del mio forno è la migliore per ottenere il risultato.
World Bread Day 2008 / 4
Appena fuori dal forno, metto il pane per pochi minuti sotto un canovaccio, poi lo lascio raffreddare scoperto sopra una gratella per dolci. Nel frattempo inizio a recitare un mantra che mi permetta di pazientare un poco, prima di avventarmi sulle profumate fette 🙂

Il mio lavoro sul lievito madre è appena iniziato, c’è ancora molto da imparare e sperimentare. Per esempio non è ancora sufficientemente forte, ma per ora non mi sembra uno svantaggio: la lievitazione finale in notturna ha un suo comodo perché!

Buon world day of bread a tutti!

Le puntate precedenti:
– 2006: pane ai 5 cereali (here in english);
– 2007: pane pita;
– il No Knead Bread;

Un po di link sul lievito madre e sul no knead bread:
– Video: Making No Knead Bread;
Comidademama nella casa del No Knead Bread;
– il testo di riferimento sul lievito naturale;
Cavoletto di Bruxelles va da Pizzarium;

I miei post su it.hobby.cucina: uno, due.

UPDATE: ecco il roundup, 246 ricette speciali!

Torta frangipane

sabato, Ottobre 4th, 2008

Torta frangipane / 1
Non mi basteranno forse 5 vite per cucinare tutte le ricette che ho tenuto da parte negli anni! Questa torta, ad esempio, era nella to-do-list da più di 10 anni. Era il tempo in cui raccoglievo ricette più per collezionismo che per altro. Ieri sera ho rispolverato queste dispense che mio nonno, accanito lettore di quotidiani, metteva da parte per me.
Preparare una frolla con:
– 100g di zucchero
– 2 tuorli
– 150g di burro
– 250g di farina
– vanillina
Il mio procedimento è un poco controcorrente, ma visto che funziona egregiamente non ho intenzione di cambiarlo: mescolo per bene i tuorli con lo zucchero, poi aggiungo il burro morbido a pezzetti, la vanillina, parte della farina. Butto questo blob sulla tavola infarinata e con l’aiuto della fedele spatola continuo a impastare aggiungendo la restante farina.
Ripieno:
– 125g di burro
– 125g di zucchero
– 2 uova
– 125g di mandorle tritate assieme a 40g di farina
Lavorare a lungo con le fruste il burro e lo zucchero, poi aggiungere le uova (una alla volta), infine lo sfarinato di mandorle e farina.

Foderare lo stampo (io ho usato uno stampo quadrato da 22cm di lato, il mio preferito) con la frolla, lasciando un poco di pasta per fare le strisce. Versare il ripieno, livellarlo e decorare con le strisce di frolla, disposte a griglia. Spennelare la torta d’uovo sbattuto e infornare a 175 gradi per circa 35 minuti. Calore del forno e durata di cottura dipendono molto da forno a forno: quando è bella dorata, controllare con uno stuzzicadenti.