Archive for the ‘Ricette’ Category

Prove tecniche di cucina jap

giovedì, Novembre 16th, 2006

Lista della spesa di oggi:
– semi di sesamo… comprata!
– alga wakame… comprata!
– tofu… comprato!
– pasta di miso non pastorizzata… comprata!

Da comprare domani freschissimo:
– tonno rosso o altro pesce da mettere nei maki

Restano da comprare ma non servono con urgenza:
– sake
– funghi shiitake

Abbiamo già:
– riso nishiki
– alga nori
– alga kombu
– tappetino per maki
– bonito dashi
– salsa di soya (come se piovesse)
– tahini
– zenzero fresco
– zenzero in salamoia
– wasabi

Proveremo, per iniziare:
– fagiolini o spinaci con salsa di tahini e soya
– zuppa di miso e tofu
– maki di tonno rosso

Le fonti di ispirazione:
– Fiordizucca qui
– La Cuoca Petulante qui
– Sushi day (inglese) qui e qui

Stay tuned. Vi faremo sapere. Cercherò di fare foto. Almeno, spero.
Se il risultato sarà in qualche modo decente, prometto che comprerò ciotole e chopsticks come si deve.

Gli gnocchi di mamma / video

martedì, Novembre 14th, 2006

Non è granché, ma la mamma quando le dici di fare silenzio, non ti dà molto retta 🙂

http://www.youtube.com/v/wPCAe5TAImA

Ne approfitto per dare il benvenuto al piccolo Leonardo, che non so se sia nato ieri sera o stamattina, ma di sicuro so che pesa 3kg 🙂

Gli gnocchi di mamma

lunedì, Novembre 13th, 2006

Gnocchi di mamma / 1Gnocchi di mamma / 2Gnocchi di mamma / 3Gnocchi di mamma / 4Gnocchi di mamma / 5
La ricetta è semplice quanto spannometrica.
Ci vogliono patate a pasta bianca, adatte per gnocchi e purè, sale e farina. Stop.
Quanta farina? Semplice! “Quanta ne prendono le patate”.
Io che sono sempre così ansiosa di sapere le dosi, di fronte a certe indicazioni rabbrividisco…

Torta salata “porca”

venerdì, Novembre 10th, 2006

Come non definirla altrimenti?
Ho preso il solito impasto per brioche salata degli scribacchini, che ormai amo pazzamente.
Ho rosolato mezza cipolla in un wok, quando era tenera ho aggiunto per primi dei cubetti di zucca, poi del radicchio a striscioline. Sale, pepe e cottura coperta all’inizio, poi ho scoperchiato per far asciugare i liquidi.
Ho steso metà impasto in una teglia 30×40 (avevo raddoppiato le dosi dell’impasto), ho disposto sopra delle fettine di speck, poi dell’asiago a pezzetti e infine zucca+radicchio, ormai cotti e raffreddati.
Ho coperto con la restante pasta, chiudendo bene il bordo, e ho infornato per una mezz’ora a 175 gradi.
Buonisssssssima! Non avevo mai pensato all’accostamento zucca-radicchio, è delizioso. Proverò a farci un risottino…
Niente foto purtroppo 🙂

Spezzatino bianco con patate e purè di carote

sabato, Novembre 4th, 2006

Spezzatino bianco con patate e purè di carote
Il freddo incalza e la sera c’è veramente bisogno di cibi caldi. L’insalata mette freddo, a meno che non sia preceduta da una tazza di brodo fumante.
Sono andata dal macellaio di fiducia e gli ho chiesto della carne per spezzatino. Lui risponde con la solita domanda “in bianco o con il sugo?”. Amo quell’uomo! Rispondo “in bianco” e so perfettamente che lui mi darà il giusto taglio di carne affinché lo spezzatino sia bello morbido.
Metto a rosolare un paio di scalogni in poco olio, aggiungo la carne leggermente infarinata, faccio rosolare per bene, poi verso il vino per sfumare.
A parte ho messo a cuocere delle carote in poca acqua. Devono essere ben cotte altrimenti la fatica con lo schiacciapatate è terribile! Uso parte del brodo di carote per proseguire la cottura dello spezzatino, salando con un sale speziato. Verso la fine aggiungo dei tocchetti di patate a pasta bianca e quando le patate sono cotte, spengo e lascio riposare un pochino.
Il purè di carote si prepara allo stesso modo di quello di patate: pezzetto di burro in un tegame, polpa di carote, poi latte caldo, sale, noce moscata, per finire -se piace- una manciata di parmiggiano.
Non c’è bisogno che io dica, vero, che si è fatta la scarpetta per pulire a fondo il tegame??? 🙂

Il meme dell’Artusi

giovedì, Novembre 2nd, 2006

Torta mantovana
Potevo evitare di partecipare anche a questo meme proposto da Gourmet?
Dell’Artusi ho una copia tascabile moderna, più una vecchia edizione nella libreria della casetta abruzzese. Però la versione che consulto di più è quella in HTML che ho salvato nella mia cartella di ricette. È comoda!
Leggiucchiando qua e là ho trovato la ricetta della Torta mantovana (n.577), e ho finalmente scoperto perché mia mamma fa questa torta, che chiama mantovana, e che spesso le criticano perché dicono che, a Mantova, una torta così non esiste. La ricetta di mia mamma l’avevo già pubblicata sul mio vecchio blog.
Ho provato quindi a fare la Torta mantovana con la ricetta dell’Artusi, ma con l’accortezza di non preriscaldare il forno, come da ricetta di mammà. Ho lasciato le mandorle e i pinoli interi, mi piace di più. Ho anche abbondato e ne ho messi 75g. Al posto della buccia di limone, ho usato la vaniglia: credo che sia più indicata.
La si può definire una torta-lampo: si può tranquillamente fare in meno di 1h. Mentre mescolo le uova con lo zucchero e la vaniglia (o la buccia di limone), il burro si può far sciogliere nel microonde a potenza minima. È importante che il burro si sciolga ma non arrivi a scaldarsi troppo. Quindi aggiungo la farina, il burro fuso e, con quelle meraviglie di spatole in silicone, verso l’impasto in una teglia unta di burro e infarinata. Livello bene la superficie e verso pinoli e mandorle. A questo punto imposto il forno a 175 gradi circa, metto il timer a 25 minuti e posso dedicarmi a rigovernare i -pochi- attrezzi usati e sporcati.
È importante fasare bene il proprio forno a questa torta: ho verificato e ormai sono certa della causa, che se l’impasto raggiunge la temperatura troppo in fretta, fa “le bolle”, ovvero la superficie, da vellutata quale era, diventa bucherellata, segno che il burro nell’impasto si è separato dall’acqua che contiene. È per questo motivo che, per questa torta, l’uso di un burro buono è fondamentale, come è fondamentale non preriscaldare il forno.
La torta ha una consistenza fantastica, ottima per il te delle cinque o per la colazione in genere. Bisogna fare attenzione al grado di cottura: la superficie non deve colorarsi troppo o perderà in morbidezza.
Una curiosità: io e mia madre usiamo la stessa ricetta, ma questa torta ci viene leggermente diversa. Abbiamo deciso che la colpa in parte è del fatto che il suo forno è a gas (ed è 90cm!) e il mio è elettrico (60cm), in parte anche il diametro e il materiale della teglia usata. Io ne uso una di alluminio da 29cm, lei usa delle teglie antiaderenti (che non hanno bisogno quindi di burro + farina) di diametro poco maggiore.

Torta della nonna

lunedì, Ottobre 30th, 2006

Per festeggiare un 38enne marito ho preparato la torta della nonna.
La ricetta è passata qualche anno fa su IHC e l’ho seguita pari pari.
Unica modifica che farò le prossime volte: i pinoli li metterò nella crema, non mi piace molto il sapore del pinolo cotto, sprigiona un che di oleoso che mi infastidisce un po’.
Un paio di foto, cruda e poi cotta:
Torta della nonna / crudaTorta della nonna / cotta
E una foto del festeggiato, no??? Mi raccomando che non si sappia che la sua foto è apparsa sul mio blog 🙂
Marito 38enne

Fegato alla… boh

domenica, Ottobre 29th, 2006

Mia mamma lo chiama fegalo alla vicentina. Sul molinari pradelli la ricetta di mia mamma è più vicina a quella indicata come fegato alla triestina. Insomma, sempre di fegato si tratta e noi non mangiavamo fegato da un saaaaacco di tempo.
Affetto abbastanza sottilmente una cipolla (di quelle dorate), la faccio appassire in burro e olio, a fuoco dolce.
Intanto taglio le fette di fegato a strisce e le infarino.
Quando la cipolla è appassita e inizia a dorare, aggiungo le striscioline di fegato e faccio rosolare a fuoco sostenuto, mescolando spesso perché non attacchi.
Sciolgo in mezzo bicchiere di vino del triplo concentrato di pomodoro (mutti è molto buono, io ultimamente uso il conad perché il mutti non lo trovo).
Verso il vino sul fegato, mescolo e abbasso il fuoco. Lascio finire di cuocere ancora qualche minuto, salpimentando (quanto mi piace questo termine spagnolo!) alla fine.
L’ho servito con una insalatina dell’orto tagliata sottile e carote a scaglie, condita con olio evo, sale e balsamico tradizionale.
Fegato con cipolle / 1Fegato con cipolle / 2Fegato con cipolle / 3

Salsicce e purè

mercoledì, Ottobre 25th, 2006

Salsicce e purè
Adooooooro il purè.
Eppure lo preparo poche volte l’anno. Mi dimentico che esiste. Con le schifide patate in vendita qua attorno, passa decisamente la voglia di farlo.
O forse dovrei dire “passava”: ieri ho finalmente deciso di visitare un negozio di frutta e verdura che mi era stato consigliato, ma che finora avevo snobbato alla grande.
E ho trovato il paradiso! Patate di diverse qualità (compresa la rossa a pasta bianca), frutta e verdure di stagione a prezzi umani, addirittura pasta di Gragnano e spezie varie.
Avevo tutto questo bendidio vicino casa, e non lo sapevo. Ci sono andata perché cercavo disperatamente una radice di zenzero: nemmeno il negozio in questione lo aveva, ma -dicono- è una mancanza temporanea.
Con questo negozio vicino, la fine delle produzioni dell’orto casalingo è un dolore più tollerabile 🙂

Passiamo alla ricetta: per le salsicce, una veloce scottatura in acqua per eliminare il grasso, poi le ho tagliate a rondelle e saltate in padella con vino bianco.
Il purè è banale: si lessano le patate con la buccia, si toglie la buccia e si passano allo schiacciapatate direttamente nella pentola. Noce di burro e, grazie al meraviglioso cucchiaio bucato dono di Typesetter, i grumi sono solo un ricordo! Si aggiunge latte caldo poco alla volta, noce moscata e sale verso la fine. Pepe se gradito.
Gnammete!

Brioche salata parte II

mercoledì, Ottobre 25th, 2006

Lo avevo detto che avrei sperimentato altri ripieni per la brioche salata dei Cuochi di carta.
Brioche salata al prosciutto e scamorza
Prosciutto cotto e scamorza, a fettine sottili, sono stati un ottimo ripieno. Era buona anche scaldata al microonde il giorno dopo.
Continuerò a sperimentare: l’impasto si presta in maniera meravigliosa a un sacco di combinazioni.